Gen 3,22-4,2; Sal 118,9-16; Pr 3,11-18; Mt 5,17-19
MERCOLEDÌ 13 MARZO
Leggiamo le prime parole di Dio. Il cielo e la terra passeranno. L’uomo eternamente sarà maschio e sarà femmina. Si possono scatenare tutte le potenze degli inferi, ma nessuno potrà mai trasformare un vero uomo in una vera donna, né una vera donna in un vero uomo. Potrà rovinare un uomo dichiarandolo donna. Mai ne potrà fare una vera donna. L’uomo ha il solo potere di aprire le porte della morte, non quelle della vita.
Dio disse: «Facciamo l’uomo a nostra immagine, secondo la nostra somiglianza: dòmini sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo, sul bestiame, su tutti gli animali selvatici e su tutti i rettili che strisciano sulla terra». E Dio creò l’uomo a sua immagine; a immagine di Dio lo creò: maschio e femmina li creò (Gen 1,26-27).
Il Signore promette ad Abramo che è nella sua discendenza che tutte le genti potranno essere benedette. Può venire sulla terra un secondo diluvio universale. Ma questa Parola di Dio rimane stabile in eterno. Nessuno la potrà modificare, alterare, cambiare. I figli della Chiesa possono rinnegare il loro Maestro e Signore, possono anche venderlo al mondo come Giuda, possono anche dichiarare nullo il mistero della Santissima Trinità, della Chiesa, dei sacramenti. Niente. La salvezza è solo in Cristo.
L’angelo del Signore chiamò dal cielo Abramo per la seconda volta e disse: «Giuro per me stesso, oracolo del Signore: perché tu hai fatto questo e non hai risparmiato tuo figlio, il tuo unigenito, io ti colmerò di benedizioni e renderò molto numerosa la tua discendenza, come le stelle del cielo e come la sabbia che è sul lido del mare; la tua discendenza si impadronirà delle città dei nemici. Si diranno benedette nella tua discendenza tutte le nazioni della terra, perché tu hai obbedito alla mia voce» (Gen 22,15-18).
Gesù dice che neanche un trattino della Legge passerà senza che tutto sia compiuto. Passeranno il cielo e la terra, rimarrà l’eternità di salvezza e di perdizione, di Paradiso e di inferno, di giustizia e di ingiustizia, di sapienza e di stoltezza. Ognuno avrà ciò che ha scelto. La risurrezione di vita se uno ha fatto il bene. La risurrezione di condanna eterna, se invece ha scelto il male ed ha perseverato in esso senza alcun pentimento.
In verità, in verità io vi dico: viene l’ora – ed è questa – in cui i morti udranno la voce del Figlio di Dio e quelli che l’avranno ascoltata, vivranno. Come infatti il Padre ha la vita in se stesso, così ha concesso anche al Figlio di avere la vita in se stesso, e gli ha dato il potere di giudicare, perché è Figlio dell’uomo. Non meravigliatevi di questo: viene l’ora in cui tutti coloro che sono nei sepolcri udranno la sua voce e usciranno, quanti fecero il bene per una risurrezione di vita e quanti fecero il male per una risurrezione di condanna (Gv 5,25-29).
Il cristiano può anche dichiarare che l’inferno non è mai esistito perché è un genere letterario e che tutti alla fine saranno accolti nel Paradiso. Poiché la Parola di Gesù dice che Paradiso ed inferno sono eterni, poiché dice che molti sono coloro che si perdono, il cielo e la terra passeranno, ma Paradiso e inferno rimarranno in eterno. La Parola di Gesù è immutabile nei cieli. Come essa dice, così avverrà. Se essa dice che è morte, morte sarà. Se essa dice che è vita, vita sarà. Parola e compimento sono una cosa sola. Gesù ha detto che ogni Parola del Padre si compie e in Lui veramente ogni Parola della Legge, dei Salmi, dei Profeti si è compiuta. In Lui tutto è divenuto vita.
Non crediate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non sono venuto ad abolire, ma a dare pieno compimento. In verità io vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà un solo iota o un solo trattino della Legge, senza che tutto sia avvenuto. Chi dunque trasgredirà uno solo di questi minimi precetti e insegnerà agli altri a fare altrettanto, sarà considerato minimo nel regno dei cieli. Chi invece li osserverà e li insegnerà, sarà considerato grande nel regno dei cieli.
Se il cristiano vuole essere grande nel regno dei cieli, dovrà osservare ogni comandamento della Legge, anche il più piccolo e insegnare agli altri come esso va vissuto. Altrimenti dovrà essere considerato minimo. Non è stato pienamente fedele.
Madre di Dio, Angeli, Santi, fate che siano da noi osservati anche i piccoli precetti.