L'EDITORIALE della nostra Comunità Pastorale

C’è sempre un invito

Così papa Francesco ci scrive nel suo messaggio per la prossima Giornata Missionaria Mondiale: “Quest’anno ho tratto il tema dalla parabola evangelica del banchetto nuziale (Mt 22,1-14). Dopo che gli invitati hanno rifiutato l’invito, il re, protagonista del racconto, dice ai suoi servi: «Andate ora ai crocicchi delle strade e tutti quelli che troverete, chiamateli alle nozze» Questa parola si rivela particolar- mente attuale per tutti noi, discepoli-missionari di Cristo, in questa fase finale del percorso sinodale che, in conformità al motto “Comunione, partecipazione, missio- ne”, dovrà rilanciare la Chiesa verso il suo impegno prioritario, cioè l’annuncio del Vangelo nel mondo contemporaneo. All’inizio del comando del re ai suoi servi, ci sono i due verbi che esprimono il nucleo della Missione: “andate” e “chiamate” nel senso di “invitate”. Riguardo al primo, va ricordato che in precedenza i servi erano stati già inviati a trasmettere il messaggio del re agli invitati. Questo ci dice che la missione è un andare instancabile verso tutta l’umanità per invitarla all’incontro e alla comunione con Dio. Instancabile! Dio, grande nell’amore e ricco di misericor- dia, è sempre in uscita verso ogni uomo per chiamarlo alla felicità del suo Regno, malgrado l’indifferenza o il rifiuto. Così Gesù Cristo, buon pastore e inviato del Pa- dre, andava in cerca delle pecore perdute del popolo d’Israele e desiderava andare oltre per raggiungere anche le pecore più lontane. Egli ha detto ai discepoli: “Andate!”, sia prima e sia dopo la sua risurrezione, coinvolgendoli nella sua stessa missione (Lc 10,3; Mc 16,15). Per questo, la Chiesa continuerà ad andare oltre ogni confine, ad uscire ancora e ancora senza stancarsi o perdersi d’animo di fronte a difficoltà e ostacoli, per compiere fedelmente la missione ricevuta dal Signore.”

E’ ancora Oratorio; è ancora la Festa!

Accogliamo le parole del Vescovo Mario per la Festa d’apertura dei nostri Oratori: “Tutto cambia. Colui che sedeva sul trono disse: «Ecco, io faccio nuove tutte le cose» (Ap 21, 5). Le cose cambiano in meglio se si compie l’opera di Gesù risorto dai morti, principio di vita nuova. Tutto cambia. Gesù risorto infatti cambia la disperazione della morte nella speranza della risurrezione. Nell’anno del Giubileo siamo pellegrini di speranza. In tutte le proposte dell’oratorio teniamo fisso lo sguardo su Gesù: è Lui la nostra speranza. Tutto cambia e tu puoi cambiare un po’ l’oratorio, casa tua, la tua classe, se regali sorrisi, i sorrisi della speranza. Tutto cambia. Il Giubileo 2025 offre la grazia di una nuova capacità di amare, nella sincerità, nella fedeltà. Dice il Signore per bocca del profeta: «Vi darò un cuore nuovo, metterò dentro di voi uno spirito nuovo, toglierò da voi il cuore di pietra e vi darò un cuore di carne» (Ez 36, 26). Tu puoi chiedere la grazia del “cuore nuovo” con il sacramento del perdono e con il pellegrinaggio nell’anno del Giubileo. Tutto cambia e tu puoi cambiare un po’ l’ambiente in cui vivi, se pratichi la generosità e ti prendi cura di chi ha bisogno: di un aiuto, di un gesto di affetto, di qualche cosa da mangiare. Tutto cambia e tu puoi cambiare un po’ le cose, se rendi più abitabile il pezzetto di terra che ti è affidato: evita gli sprechi, rispetta gli alberi, le erbe, i fiori e gli animali, cura che quello che devi buttare sia riciclato. Tutto cambia. Si può però anche cambiare di male in peggio. Noi degli oratori siamo di quelli che cambiano le cose in meglio, perché siamo ispirati dallo Spirito di Gesù, che fa nuove tutte le cose.”    

Facciamo tesoro di queste “dritte” del Vescovo perché l’Oratorio divenga più bello se ognuno di noi cambia seguendo Gesù, maestro e sorgente di vita nuova.

VIVERE PER

Nel messaggio che oggi accompagna la “Giornata per il Seminario”, il nostro Arcivescovo Mario ci invita, ancora una volta, a riconoscere che la vita è vocazione: “Per i ragazzi e le ragazze, per giovani di ogni età, per tutti è necessario trovare e ritrovare le parole e la fede per pregare. L’abbiamo già visto: non c’è salvezza lontano dal Signore. Ma la preghiera di colui che si dispone ad accogliere la missione rivela che il Dio che salva non mette al riparo dai pericoli. Piuttosto offre buone ragioni e la forza sufficiente per affrontarli, per andare fino alla città malata per seminarvi la speranza. Chi prega riconosce la sua vocazione e vive la sua vita come una missione: non si vive mai solo per sé stessi”. 

Guidati dalle parole del nostro Vescovo la fiaccolata che sabato prossimo (28) aprirà la Festa dei nostri quattro Oratori partirà da Venegono (Va) dove c’è la comunità di coloro che si preparano a diventare preti per la nostra Diocesi. E’ un luogo dei più significativi in cui la scelta di vivere la propria esistenza per gli altri è primaria e per questo motivo che si accende nella sede del Seminario la “fiaccola del dono” e la si porta in ognuno dei nostri oratori, luoghi di educazione e di crescita cristiana. Preghiamo dunque per i seminaristi, in particolare per Giovanni che ha vissuto con noi quest’anno, e per ognuno di noi che faccia della  propria vita, a qualunque età, un’offerta d’Amore a Dio ed ai fratelli e sorelle.

 

Scelte di vita

Scelte di vita

Già san Luca nel libro degli Atti degli Apostoli scrive come, nelle prime comunità cristiane, lo Spirito Santo aveva suscitato persone consacrate al Signore vivendo la verginità e pure lo stato della vedovanza. Due gruppi costituiti dagli Apostoli all’interno della comunità dei discepoli del Signore Gesù. Questo scritto è nato perché la scorsa domenica, mentre noi pregavamo san Gerardo dei Tintori a Monza confermando il voto di ringraziamento, il nostro Vescovo Mario accoglieva la consacrazione di nove donne nell’Ordo Virginum. Seguire il Signore Gesù è sempre affascinante, ma lo Spirito Santo che è “Spirto d’Amore” soffia molte fragranze fascinose che sono frutto della sua infinita Fantasia. Soffia lo Spirito ed è incontenibile e soffia anche a Seveso. E’ una divina Brezza, leggera e soave, che va ascoltata nel cuore ed accolta nel silenzio della preghiera.

Sabato 21 settembre avremo tra noi suor Mary John per ringraziarla del servizio e per la testimonianza che ci ha offerto in questi sei anni della sua presenza tra noi sevesini. E’ stato un dono per le parrocchie della nostra Comunità ed insieme la festeggiamo. Come? Alle ore 18.00, presso la chiesa di san Clemente, ci uniremo nella celebrazione della S. Messa; seguirà un aperi-cena gioioso e alle 21.00, in teatro, uno spettacolo dal titolo: “Sopravvissuti storia di una rinascita”.

Da San Gerardo dei Tintori, perché?

Perché c’è un voto solenne preso da nostri avi e ora tocca a noi proseguire l’impegno del voto. Ma sono passati 500 anni... La peste non c‘è più... E poi che ne sanno i giovani del Santo? A malapena sanno qualcosa di Gesù… Non vengono neanche a Messa qui a Seveso e vuoi che vengano a Monza una domenica pomeriggio. Ma va là! Ok, accolgo tutto quello che dici, ma io ci vado a Monza. E vado perché lui, Gerardo, era un laico e non un prete. Vado perché viveva il Vangelo nella sua quotidianità ed era un esempio per tutti. Vado perché non ha assolutizzato il suo ben-essere e si è staccato dai soldi. Vado perché ha scelto di servire gli altri ed in particolare i malati. Vado perché è stato umile e non si è creduto chissà chi. Vado perché ho persone amiche e conoscenti per cui pregarlo. Vado perché voglio essere più cristiano nel mio vivere e gli chiedo questa grazia. Io vado e… alle 15.30 prendo il bus davanti alla chiesa di san Gervaso e Protaso. Sai… ci penso… e al limite vengo in macchina. Alle 16.30 c’è la Messa? Si alle 16.30.

E ti vengo a cercare

E’ sempre suggestiva e variamente declinabile questa frase tratta da una canzone di Franco Battiato. Per un cristiano può ricordare il mistero dell’Incarnazione di un Dio che cerca l’uomo entrando nella storia umana (è il Natale di Gesù) ma può anche esprimere la Ricerca che il cuore di ogni persona fa nel cercare Dio che ci si presenta come l’essenziale della vita umana. Per  questo motivo, in questi giorni di ripresa e di rinnovato impegno nel vivere la nostra quotidianità, questa frase può indirizzare il cammino della nostra singolare e personale vita verso Dio Trinità. 

Da oggi riprendiamo l’orario invernale delle celebrazioni delle S. Messe festive. Annotiamolo!

Tempo per crescere

Il tempo non è mai una scatola vuota, ma è una continua occasione per crescere in umanità e, per il credente, anche nella fede in Dio. Per un po’ di domeniche non avremo più questo foglio (la Virgola) che ci accompagna e tenta di offrire qualche spunto di riflessione. Meglio qualcuno può dire, ma il nostro personale tempo non ci mancherà. Come lo useremo? Arriveremo a settembre più maturi, più umani, più cresciuti dentro? La nostra relazione con Dio Trinità sarà più ricca perché avremo vissuto esperienze positive? Ai posteri l’ardua sentenza, disse quel tale, ma anche nei volti con cui ci ritroveremo a settembre, vedremo già la risposta.

Ecco gli orari delle S. Messe festive d’estate che seguiremo, nelle varie parrocchie, fino alla domenica 25 agosto.

L’appuntamento che Tu ci dai


“Fate questo in memoria di me”. E’ un invito che viene da un “cuore amoroso”, quello che Gesù nell’ultima Cena ci ha lasciato e che rinnova ogni domenica. E’ nella Messa che Gesù ci dà sempre il Suo appuntamento. Due che si amano, si cercano e hanno sempre un forte desiderio di trovarsi. Questo accade in ogni celebrazione dell’Eucarestia. C’è una dichiarazione d’Amore che viene rivolta dal Signore Gesù ad ognuno di noi. Ed ogni domenica, in ogni stagione, e per tutto l’anno è sempre così. E l’appuntamento ha bisogno di un orario di ritrovo. Ecco quindi, da sabato 6 luglio a domenica 25 AGOSTO, l’orario festivo delle S. Messe nella nostra Comunità Pastorale.

Dati che fanno pensare

In occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato (20 giugno), i dati Eurostat hanno sottolineato che sono stati oltre 1 milione i richiedenti asilo che hanno presentato per la prima volta domanda di protezione internazionale nei Paesi dell’UE, con un aumento del 20,1% rispetto al 2022. In tutto il mondo, secondo quanto riportato dall’Agenzia dell’Onu per i rifugiati Unhcr, il numero complessivo tocca i 120 milioni a fine maggio 2024 ed è in crescita per il 12esimo anno consecutivo a causa di vecchi e nuovi conflitti. I principali Paesi Ue di destinazione sono Germania (31,4%), Spagna (15,3%), Francia (13,8%) e Italia (12,4%, quasi 131 mila richiedenti per la prima volta). Quanto alle nazionalità, il maggior numero di domande di asilo è stato presentato da siriani, afghani, turchi, venezuelani e colombiani: insieme rappresentano quasi la metà (48,0%) di tutti i richiedenti asilo per la prima volta nei Paesi dell’UE nel 2023. Diversamente che nel resto dell’Ue, nel 2023 in Italia i richiedenti asilo siriani, afghani e venezuelani non costituiscono i principali in graduatoria, rappresentando meno del 2% dei richiedenti. Nel nostro Paese prevalgono le richieste provenienti da cittadini del Bangladesh, Egitto, Pakistan (le richieste di cittadini di questi tre Paesi insieme costituiscono il 43% del totale), Tunisia, Perù e Costa d’Avorio. La scarsa presenza in Italia di richiedenti asilo siriani, afghani e turchi si spiega anche con il fatto che essi possono trovare migliori opportunità di integrazione in Germania. I richiedenti asilo ai quali è stato concesso lo status di protezione nell’Ue sono, secondo i dati Eurostat, quasi 410 mila.

Tra questi, il 43% ha ricevuto lo status di rifugiato, il 35% ha la protezione sussidiaria e il 22% lo status umanitario.

In Italia le domande esaminate sono state 41.415 e lo status di protezione è stato concesso al 50% dei richiedenti. Lo status di rifugiato ha rappresentato il 24% delle protezioni concesse, dunque con una incidenza minore rispetto a quanto avvenuto nel complesso dei Paesi UE. Nel nostro Paese prevale la protezione umanitaria/speciale che rappresenta il 47% degli esiti positivi.  Le differenze nelle decisioni sono evidenti in relazione alle nazionalità dei richiedenti: lo status di rifugiato è concesso soprattutto a siriani, afghani e russi; la protezione sussidiaria a cittadini di Ucraina, Burkina Faso, Venezuela, Somalia e Mali e quella umanitaria a cittadini di Bangladesh, Egitto, Georgia, Perù.

Germania, Spagna, Italia e Francia accolgono il 75% di tutti i richiedenti asilo per la prima volta. La Germania ne accoglie 19.490, la Spagna 13.600, l’Italia 13.345 e la Francia 10.205.

Tramite un corridoio umanitario organizzato dalla comunità di Sant’Egidio, dalla Turchia per l’Italia, nel mese di settembre dovrebbe arrivare a Seveso una famiglia siriana cristiana (padre e tre figlie perché la madre è morta in Siria dopo aver subito torture in carcere) e provvisoriamente sarà ospitata in una struttura parrocchiale come già, in un altro luogo parrocchiale, sono accolti due anziani ucraini.

L’Oratorio estivo 2024… va e cammina!

In mezzo al viavai spesso frenetico e confuso in cui anche bambini e ragazzi sono immersi, per loro ci sono “un luogo e un tempo” per capire che la Vita ha invece una direzione e una meta e che è il Signore Gesù a indicarne la strada.
«ViaVai – Mi indicherai il sentiero della vita» è questo il titolo dell’Oratorio estivo 2024. È iniziato il viaggio che invita tutti a «mettersi in cammino» in un pellegrinaggio speciale.
I ragazzi sono guidati ogni giorno a riconoscere quei “passi” che tracciano il sentiero di una vita vissuta da discepoli del Signore. Il riferimento educativo è dunque al tema del cammino e del pellegrinaggio. Dice don Stefano Guidi responsabile della Fom: ”L’esistenza è fatta di strade da percorrere non sempre chiare. A volte sono autostrade dove si corre, altre volte sono sentieri dove bisogna camminare piano. A volte si procede insieme, a volte si va da soli. Insomma, la vita può essere incomprensibile. A tutto questo l’Oratorio risponde, ascoltando e cercando insieme di capire. Soprattutto risponde con la parola di Gesù, che ci indica il sentiero della vita». Buon cammino educativo alla nostra gioventù!            

- SEVESO -

Parrocchia SS. GERVASO E PROTASO
Via Cavour, 2 / Via Cardinal Ferrari
+39 0362 501623
ssgervasoeprotaso@parrocchieseveso.it


Oratorio S. PAOLO VI
Viale Vittorio Veneto, 21
+39 0362 552248
oratoriosanpaolosesto@gmail.com

- ALTOPIANO -

Parrocchia SAN CARLO
Piazza S. Ambrogio, 2
+39 0362 553522
scarlo@parrocchieseveso.it


Oratorio SAN CARLO
Piazza S. Ambrogio, 2
+39 0362 553522
scarlo@parrocchieseveso.it

- BARUCCANA -

Parrocchia B. VERGINE IMMACOLATA
Via Colleoni, 4
+39 0362 574486
bvimmacolata@parrocchieseveso.it


Oratorio S. CLEMENTE
Via Colleoni, 4
+39 0362 503483
oratoriobvibaruccana@gmail.com

- S. PIETRO MARTIRE -

Parrocchia SAN PIETRO MARTIRE
Via Milano, 121 20821 Meda (MB)
+39 0362 70978
spietromartire@parrocchieseveso.it


Oratorio S. GIOVANNI BOSCO
Via S. Francesco d'Assisi, 15 Seveso (MB)
+39 0362 70978
spietromartire@parrocchieseveso.it

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