L'EDITORIALE della nostra Comunità Pastorale

Il dono pasquale

Ma non è l’uovo di cioccolato, né la colomba farcita, né l’agnello arrosto, né la vacanza; infatti tutto questo è già passato … e allora cos’è? E’ Gesù, vivo nell’Eucarestia. E’ la persona di Gesù il dono pasquale! Ed il dono della Pasqua è continuo, quotidiano, giornaliero perché il Risorto si dona sempre nella celebrazione della Messa. Oggi viviamo con gioia due Sante Celebrazioni di Prima Comunione. Al mattino, ore 10.00 nella parrocchia di san Carlo e nel pomeriggio, alle 17.00 nella parrocchia di san Pietro. Mentre accompagniamo con la preghiera questi nostri bambini e bambine riscegliamo la nostra fede ed il nostro amore verso Gesù Eucarestia.

Nella gioia… perché Gesù è Risorto

Siamo avvolti nella gioia perché Gesù è risorto ed è qui, sempre, con noi. E’ questa l’esperienza spirituale che segna la nostra quotidianità in questo tempo di pasquale. La vera gioia è sempre frutto di un incontro, di una presenza, di una sorpresa nella nostra vita. E cosa c’è di più bello (perché la gioia ha in sé sempre una bellezza) della persona di Gesù, il Crocifisso ora risorto?    

Il Suo Essere presente nella nostra esistenza umana perché è vivo per sempre, è la fonte inesauribile della gioia. Il cristiano è gioioso perché il Risorto è con lui in ogni situazione di vita. Non stanchiamoci di ripetercelo e di viverlo. La gioia di Gesù Risorto trabocca dal cuore e disseta la nostra quotidianità di vita. Gioiamo, rallegriamoci ed esultiamo in Gesù il Vivente!.   

 

Il Signore è risorto!

Questo è l’annuncio ed ora diciamo la risposta: Veramente è risorto! Con questo dialogo in tante Chiese del mondo i cristiani si scambiano l’augurio della Pasqua di Gesù Signore. Si mette al centro la realtà che ha cambiato e cambia il cammino dell’umanità intera. La morte è vinta oramai; è vinta da Gesù, il Crocifisso ora Risorto. In questa domenica la nostra Madre Chiesa ci fa cogliere il “fondamento” della vittoria di Gesù Signore. La radice sta nell’Amore misericordioso di Dio Trinità. Il cuore di Dio è Amore ed in Esso abita la tenerezza, il perdono, la misericordia per noi uomini, miseri peccatori. Anche in questo tempo attuale stiamo dimostrando la nostra povertà umana; i mass-media sono inondati dalle nostre “cattive e crudeli notizie”. Ma Dio non si stanca di noi. Gesù dalla croce, dal suo Cuore trafitto fa’ sgorgare fiumi di Misericordia. E’ il dono della sua Pasqua. Nessuna situazione umana è persa, è disperata, è senza sbocco finchè Gesù ci dona la Misericordia di Dio. La nostra preghiera di credenti si fa perciò intercessione per la miseria di tutta l’umanità e noi per primi, miseri peccatori, ne abbiamo bisogno. La supplica che nasce sulle labbra è: Gesù confido in Te! Effondi il Tuo Spirito di Misericordia.   

 

Tutta l’umanità è redenta! Alleluia!

Il nostro Dio è “un pazzo”. Non si è mai limitato verso noi uomini, ma si è sempre  giocato tutto con noi e per noi. Non Gli bastava averci creato. Si è fatto uomo, uno come noi, uno tra noi per esserci vicino. Il nostro peccato aveva abbruttito la nostra bella umanità. Il dolore, la cattiveria, la morte ci perseguitavano. Ma Lui si è impietosito ed è venuto per essere il “Dio con noi”. Si è fatto un Dio combattente ed ha scelto di sfidare il male, il peccato e la morte. Ed ha vinto! Nel duello sulla Croce ne è uscito Vincitore. E ci ha trascinato con Sé. La Sua Vittoria è anche la nostra, la Sua Risurrezione è la nostra, la Sua Vita eterna è la nostra. Lo possiamo chiamare il Dio Redentore, Salvatore, Liberatore, Vincitore. Ma il nome più bello e vero è: Padre. E’ Padre buono, gentile, pietoso, innamorato, giusto, solidale, premuroso, geloso, magnanimo, provvidente, misericordioso, affascinante, bello, delicato… è Padre Nostro. Il Signore Gesù ce l’ha donato o meglio ci ha donato a Lui liberandoci da tutto il male con la sua Pasqua di Risurrezione. Siamo figli nel figlio Gesù ed é questo il vero dono della Pasqua di Gesù ed è un dono per tutta quanta l’umanità, nessun uomo o donna è escluso. Noi cristiani lo sappiamo e lo vogliamo vivere ogni giorno di nostra vita: figli e figlie, fratelli e sorelle.

E’ questo l’augurio della Pasqua 2024. Alleluia! Alleluia! Alleluia!

Nella Sua… e nostra Settimana

Nella Sua… e nostra Settimana

E’ arrivata la Settimana Santa che la nostra liturgia ambrosiana chiama Autentica.  Perché questo aggettivo? Così ci spiega il cardinal Scola:
“Con l’aggettivo “autentico” si identifica la piena verità di una cosa. Infatti in questa che è la settimana per eccellenza, la Chiesa ci fa celebrare Gesù Cristo passo, morto e risorto come la verità della nostra esistenza. Una verità tanto sconvolgente quanto liberante: il prezzo della salvezza di ciascuno di noi è il sangue del Figlio di Dio così che ogni vita trova il suo valore nel Figlio di Dio incarnato. La verità della vita umana perciò non è un’idea o un insieme di dottrine né di precetti; non un sentimento, né un insieme di emozioni o sensazioni; non è un sistema di pensiero.
La verità dell’esistenza – della tua e della mia, come quella di tutti gli uomini – è quest’Uomo, il Figlio di Dio, che si lascia inchiodare per amore sulla Croce e risorge vittorioso per donarci una vita nuova e per sempre. Perché allora non dire “Settimana Vera”, ma si usa l’aggettivo “Autentica”? L’etimologia di questa parola ci offre la chiave per trovare una risposta. Essa deriva dal verbo greco authentèo, che esprime l’idea di “avere” autorità. Introduce perciò una sfumatura in più. “Autentico” dice la verità di una cosa in quanto diventa “criterio” del nostro guardare e trattare la realtà. Così celebrare i giorni della passione, morte e risurrezione di Gesù significa riconoscere che “il criterio” della nostra vita è quest’Uomo, il Crocifisso Risorto, che ci viene quotidianamente incontro.
La liturgia ambrosiana ci farà in questa settimana accompagnare Gesù in tutti i passaggi della sua Pasqua seguendone con precisione la scansione cronologica: dall’ingresso glorioso in Gerusalemme fino ad arrivare alla gloria della Risurrezione. Gesù Crocifisso e Risorto, infatti, non può diventare criterio della nostra vita se non attraverso la comunione con Lui. Occorre seguirlo, sostare insieme a Lui, accompagnarlo, condividere la sua pasqua.  Esperienza che, vissuta nella comunità cristiana, la liturgia rende concretamente possibile”.
Ecco perché è anche la nostra settimana autentica nella Fede.

Passione e bellezza per il Vangelo

Mons. Marino Mosconi che è il cancelliere della nostra diocesi, alla domanda perché un parrocchiano dovrebbe candidarsi al nuovo Consiglio Pastorale, dà questa risposta:
“L’elemento sorgivo di ogni scelta di questo tipo, sulla base della condivisione dei valori e dei principi cristiani, è costituito dalla passione per la Chiesa e per la bellezza dell’annuncio cristiano. Non dimentichiamo che tanti cristiani delle nostre comunità, coloro che sono impegnati in qualche forma di ministero (catechisti, lettori, Caritas, Pastorale giovanile ed altri), ma anche quanti non hanno la possibilità di vivere queste esperienze, hanno amore e passione per la Chiesa e sono proprio loro, ora, i primi chiamati a partecipare, magari vincendo qualche comprensibile esitazione”.  Avanti dunque con coraggio e nella forza dello Spirito Santo.

Quei tre … preghiera, elemosina e digiuno!

Gesù Maestro nel suo insegnamento riprende le tre azioni che il credente ebreo sceglieva di offrire a Dio nel suo cammino di fede. E noi nuovi discepoli mettiamo in pratica le indicazioni di Gesù per piacere, come Lui, al Padre celeste. È dunque questo il tempo di agire, ma (questo ce lo ricorda il messaggio di papa Francesco) “in Quaresima agire è anche fermarsi. Fermarsi in preghiera, per accogliere la Parola di Dio, e fermarsi come il Samaritano, in presenza del fratello ferito. L’amore di Dio e del prossimo è un unico amore. Non avere altri dèi è fermarsi alla presenza di Dio, presso la carne del prossimo. Per questo preghiera, elemosina e digiuno non sono tre esercizi indipendenti, ma un unico movimento di apertura, di svuotamento: fuori gli idoli che ci appesantiscono, via gli attaccamenti che ci imprigionano. Allora il cuore atrofizzato e isolato si risveglierà. Rallentare e sostare, dunque. La dimensione contemplativa della vita, che la Quaresima ci fa così ritrovare, mobiliterà nuove energie. Alla presenza di Dio diventiamo sorelle e fratelli, sentiamo gli altri con intensità nuova: invece di minacce e di nemici troviamo compagne e compagni di viaggio. È questo il sogno di Dio, la terra promessa verso cui tendiamo, quando usciamo dalla schiavitù”. E’ un cammino di liberazione quello che in Quaresima, con la Grazia di Dio, stiamo e vogliamo ancora di più vivere.

La data tradizionale per la celebrazione della settimana di preghiera per l'unità dei cristiani, va dal 18 al 25 gennaio, data proposta nel 1908 da padre Paul Wattson, perché compresa tra la festa della cattedra di san Pietro e quella della conversione di san Paolo; assume quindi un significato simbolico. Il tema scelto per il 2024 è "Ama il Signore Dio tuo... e ama il prossimo tuo come te stesso" (Le 10, 27). Gesù ha pregato che i suoi discepoli fossero tutti una cosa sola: per questo motivo i cristiani non possono perdere la speranza o smettere di pregare e operare per l'unità. Sono uniti, in Cristo, dal loro comune amore per Dio e dalla consapevolezza di essere amati da Dio. Quando pregano, adorano e servono Dio insieme, si riconoscono reciprocamente nella medesima esperienza di fede, e tuttavia tradurre tale consapevolezza in relazioni vitali tra le chiese rimane una sfida aperta. Durante questa Settimana di preghiera per l'unità, chiediamo al Signore di venire in nostro aiuto, di curare le nostre ferite e permetterci, così, di percorrere la via dell'ecumenismo con fiducia e speranza. L'unità dei cristiani a servizio di una pace e di una riconciliazione più ampie riflette la necessità di porre il comandamento dell'amore al centro della nostra vita evangelica.

L’orario estivo delle sante Messe festive termina in questa domenica ed ha riguardato i mesi di luglio ed agosto; da sabato 2 settembre inizia il nuovo orario che leggete qua sotto. Prendetene accuratamente nota per il sabato e la domenica.

L ’esperienza educativa dell’Oratorio Estivo “TuXTutti” trova ancora vitalità con una nuova settimana dal 4 al 8 settembre. Due sono le sedi: oratorio san Paolo VI a Seveso ed oratorio san G. Bosco a san Pietro.

Ma… è pur sempre Domenica!

E’ cambiato da oggi l’orario della celebrazione delle Sante Messe, ma oggi è sempre Domenica cioè il giorno del Signore, del Risorto, del Vivente.

Non possiamo vivere senza la Messa, noi cristiani. Infatti nella celebrazio-ne della Messa: la Parola di Dio è lampada ai nostri passi; l’Eucarestia è cibo che ci sostiene nella vita quotidiana; la comunità dei credenti è la compagnia nel cammino di vita. Abbiamo bisogno della Messa per la no-stra esistenza umana. Scegliamo ancora di essere cercatori di Dio e degli orari e dei luoghi per l’incontro con Dio nel suo giorno ne abbiamo.

L’ esperienza educativa dell’Oratorio Estivo “TuXTutti” trova ancora una settimana comune (dal 10 al 14) presso l’oratorio di san Paolo VI. Esso è aperto a tutti i ragazzi della Comunità Pastorale e svolge il suo servizio di ac-compagnamento in questo tempo estivo. Nel frattempo a Bormio, sotto la gui-da di don Andrea, si vive la vacanza comunitaria sui due turni; ora le elementari e da sabato prossimo le medie. Anche questa è un’esperienza di vita fraterna cristiana che la nostra Comunità Pastorale offre alle famiglie e ai nostri ragazzi.
A settembre avremo un'altra settimana di oratorio dal 4 al 8 in due oratori: San Pietro e san Paolo VI. Prendete nota.
I l 28 luglio è l’ultimo giorno di apertura delle quattro segreterie parrocchiali. L’email saranno visionate. Le segreterie riapriranno lunedì 28 agosto. Per vera necessità ci si rivolga, in questo lasso di tempo, al parroco don Maurilio.

- SEVESO -

Parrocchia SS. GERVASO E PROTASO
Via Cavour, 2 / Via Cardinal Ferrari
+39 0362 501623
ssgervasoeprotaso@parrocchieseveso.it


Oratorio S. PAOLO VI
Viale Vittorio Veneto, 21
+39 0362 552248
oratoriosanpaolosesto@gmail.com

- ALTOPIANO -

Parrocchia SAN CARLO
Piazza S. Ambrogio, 2
+39 0362 553522
scarlo@parrocchieseveso.it


Oratorio SAN CARLO
Piazza S. Ambrogio, 2
+39 0362 553522
scarlo@parrocchieseveso.it

- BARUCCANA -

Parrocchia B. VERGINE IMMACOLATA
Via Colleoni, 4
+39 0362 574486
bvimmacolata@parrocchieseveso.it


Oratorio S. CLEMENTE
Via Colleoni, 4
+39 0362 503483
bvimmacolata@parrocchieseveso.it

- S. PIETRO MARTIRE -

Parrocchia SAN PIETRO MARTIRE
Via Milano, 121 20821 Meda (MB)
+39 0362 70978
spietromartire@parrocchieseveso.it


Oratorio S. GIOVANNI BOSCO
Via S. Francesco d'Assisi, 15 Seveso (MB)
+39 0362 70978
spietromartire@parrocchieseveso.it

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