I 1Tm 6,1-10; Sal 132; Lc 24,44-48
17/10 GIO - VII DOPO IL MARTIRIO DI S. GIOVANNI [I]
Il nostro Dio non dona una sola volta la grazia della salvezza e poi abbandona l’uomo alla sua perdizione eterna. Mai Lui si arrende nell’offrire agli uomini la luce per giungere alla salvezza eterna. Nel Vangelo secondo Giovanni in ogni dialogo Gesù viene in aiuto ai Giudei perché si aprano alla verità della sua missione. Prima grazia: “E come potete credere, voi che ricevete gloria gli uni dagli altri, e non cercate la gloria che viene dall’unico Dio? Non crediate che sarò io ad accusarvi davanti al Padre; vi è già chi vi accusa: Mosè, nel quale riponete la vostra speranza. Se infatti credeste a Mosè, credereste anche a me; perché egli ha scritto di me. Ma se non credete ai suoi scritti, come potrete credere alle mie parole?»” (Gv 5,41-47). Seconda grazia: «In verità, in verità io vi dico: voi mi cercate non perché avete visto dei segni, ma perché avete mangiato di quei pani e vi siete saziati. Datevi da fare non per il cibo che non dura, ma per il cibo che rimane per la vita eterna e che il Figlio dell’uomo vi darà. Perché su di lui il Padre, Dio, ha messo il suo sigillo». Gli dissero allora: «Che cosa dobbiamo compiere per fare le opere di Dio?». Gesù rispose loro: «Questa è l’opera di Dio: che crediate in colui che egli ha mandato» (Gv 6,26-29). Terza grazia: “Nell’ultimo giorno, il grande giorno della festa, Gesù, ritto in piedi, gridò: «Se qualcuno ha sete, venga a me, e beva chi crede in me. Come dice la Scrittura: Dal suo grembo sgorgheranno fiumi di acqua viva». Questo egli disse dello Spirito che avrebbero ricevuto i credenti in lui: infatti non vi era ancora lo Spirito, perché Gesù non era ancora stato glorificato” (Gv 7,37-39). Quarta grazia: “Disse allora Gesù: «Quando avrete innalzato il Figlio dell’uomo, allora conoscerete che Io Sono e che non faccio nulla da me stesso, ma parlo come il Padre mi ha insegnato. Colui che mi ha mandato è con me: non mi ha lasciato solo, perché faccio sempre le cose che gli sono gradite». A queste sue parole, molti credettero in lui. Gesù allora disse a quei Giudei che gli avevano creduto: «Se rimanete nella mia parola, siete davvero miei discepoli; conoscerete la verità e la verità vi farà liberi»” (Gv 8,28-32). Alla grazia precedente sempre Gesù aggiunge più luce con la grazia susseguente. Egli dona grazia su grazia.
Quinta grazia: “Finché io sono nel mondo, sono la luce del mondo». Detto questo, sputò per terra, fece del fango con la saliva, spalmò il fango sugli occhi del cieco e gli disse: «Va’ a lavarti nella piscina di Sìloe» – che significa Inviato. Quegli andò, si lavò e tornò che ci vedeva” (Gv 9,5-7). Sesta grazia: «Fino a quando ci terrai nell’incertezza? Se tu sei il Cristo, dillo a noi apertamente». Gesù rispose loro: «Ve l’ho detto, e non credete; le opere che io compio nel nome del Padre mio, queste danno testimonianza di me. Ma voi non credete perché non fate parte delle mie pecore. Le mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco ed esse mi seguono» (Gv 10,24-30). Settima grazia: “Gesù allora alzò gli occhi e disse: «Padre, ti rendo grazie perché mi hai ascoltato. Io sapevo che mi dai sempre ascolto, ma l’ho detto per la gente che mi sta attorno, perché credano che tu mi hai mandato». Detto questo, gridò a gran voce: «Lazzaro, vieni fuori!»” (Gv 12,41-43). Gesù muore in croce, per volontà dei Giudei imposta a Pilato. Finiscono le grazie dalla salvezza per essi? Nient’affatto. Da Risorto, Gesù chiede ai suoi discepoli che inizino la loro predicazione proprio da Gerusalemme.
Poi disse: «Sono queste le parole che io vi dissi quando ero ancora con voi: bisogna che si compiano tutte le cose scritte su di me nella legge di Mosè, nei Profeti e nei Salmi». Allora aprì loro la mente per comprendere le Scritture e disse loro: «Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno, e nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. Di questo voi siete testimoni.
Sappiamo che l’ultima grazia Gesù la diede a Giudei per mezzo del suo Apostolo Paolo. Ma anche questa grazia è stata rifiutata, sia a Gerusalemme che a Roma. È verità: Nessuno potrà accusare il Signore di aver omesso qualcosa per la salvezza.
Madre di Dio, Angeli, Santi, fate che ogni cristiano imiti Gesù nel dono della grazia.