Is 6,8-13; Sal 25; Eb 4,4-12; Mc 6,1b-5
14/3 SAB - II DI QUARESIMA [II]
Gesù è il vero povero in spirito, il più piccolo del regno di Dio, il più umile, il più mite, il più semplice. Lui è la povertà in spirito, la piccolezza, l’umiltà, la mitezza, la semplicità evangelica. Quanto Lui dice dei piccoli vale prima di tutto per lui stesso: “In quel tempo Gesù disse: «Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo. Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero»” (Mt 11,25-30). Lui è interamente nelle mani del Padre e dalle mani del Padre sempre dato agli uomini. Lui dalla terra ha ricevuto solo un corpo. Ha ricevuto il corpo per il sacrificio. Ma il corpo è stato a Lui dato anche per opera dello Spirito Santo e per il sì di amore e di obbedienza della Vergine Maria. Gesù è il dono del Padre al mondo.
San Paolo vede la piccolezza di Cristo Gesù riflessa nei Corinzi, ma essi sono umanamente piccoli, manca loro la piccolezza soprannaturale. Sono privi della grande virtù dell’umiltà e della mitezza, senza le quali non si può imitare Cristo Gesù: “La parola della croce infatti è stoltezza per quelli che si perdono, ma per quelli che si salvano, ossia per noi, è potenza di Dio. Sta scritto infatti: Distruggerò la sapienza dei sapienti e annullerò l’intelligenza degli intelligenti. Dov’è il sapiente? Dov’è il dotto? Dov’è il sottile ragionatore di questo mondo? Dio non ha forse dimostrato stolta la sapienza del mondo? Poiché infatti, nel disegno sapiente di Dio, il mondo, con tutta la sua sapienza, non ha conosciuto Dio, è piaciuto a Dio salvare i credenti con la stoltezza della predicazione. Mentre i Giudei chiedono segni e i Greci cercano sapienza, noi invece annunciamo Cristo crocifisso: scandalo per i Giudei e stoltezza per i pagani; ma per coloro che sono chiamati, sia Giudei che Greci, Cristo è potenza di Dio e sapienza di Dio. Infatti ciò che è stoltezza di Dio è più sapiente degli uomini, e ciò che è debolezza di Dio è più forte degli uomini. Considerate infatti la vostra chiamata, fratelli: non ci sono fra voi molti sapienti dal punto di vista umano, né molti potenti, né molti nobili. Ma quello che è stolto per il mondo, Dio lo ha scelto per confondere i sapienti; quello che è debole per il mondo, Dio lo ha scelto per confondere i forti; quello che è ignobile e disprezzato per il mondo, quello che è nulla, Dio lo ha scelto per ridurre al nulla le cose che sono, perché nessuno possa vantarsi di fronte a Dio. Grazie a lui voi siete in Cristo Gesù, il quale per noi è diventato sapienza per opera di Dio, giustizia, santificazione e redenzione, perché, come sta scritto, chi si vanta, si vanti nel Signore” (1Cor 1,20-31).Anche il cristiano, se vuole produrre frutti di vita eterna, se vuole essere colmato di Spirito Santo deve farsi piccolo, umile, mite.
Venne nella sua patria e i suoi discepoli lo seguirono. Giunto il sabato, si mise a insegnare nella sinagoga. E molti, ascoltando, rimanevano stupiti e dicevano: «Da dove gli vengono queste cose? E che sapienza è quella che gli è stata data? E i prodigi come quelli compiuti dalle sue mani? Non è costui il falegname, il figlio di Maria, il fratello di Giacomo, di Ioses, di Giuda e di Simone? E le sue sorelle, non stanno qui da noi?». Ed era per loro motivo di scandalo. Ma Gesù disse loro: «Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria, tra i suoi parenti e in casa sua». E lì non poteva compiere nessun prodigio, ma solo impose le mani a pochi malati e li guarì. E si meravigliava della loro incredulità.
Quelli di Nazaret non conoscono Dio. Non sanno chi è il loro Signore. Leggono la Scrittura, ma senza lo Spirito Santo che aleggia in essa. Essi non cercano un Messia secondo Dio, lo cercano secondo il loro pensiero. Poiché il loro pensiero non corrisponde alla storia umile e piccola di Gesù, si scandalizzano, pur vedendo le opere di Dio in Lui. Quando il pensiero dell’uomo si impossessa del pensiero rivelato di Dio, tutto viene visto dalla carne e nulla viene contemplato dallo Spirito Santo.
Madre di Dio, Angeli, Santi, fate che vediamo dallo Spirito Santo, mai dalla carne.