Ma io vi dico di non opporvi al malvagio

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Gen 14,11-20a; Sal 118,41-48; Pr 6,16-19; Mt 5,38-48

11/3 MER - II DI QUARESIMA [II]

Ogni Parola del Vangelo è stata vissuta da Gesù. Lui si consegnato. Si è lasciato percuotere, schiaffeggiare, insultare, deridere. È stato privato della tunica e del mantello. Fu consegnato a Pilato. Non si oppose alla sua crocifissione: “Allora gli sputarono in faccia e lo percossero; altri lo schiaffeggiarono, dicendo: «Fa’ il profeta per noi, Cristo! Chi è che ti ha colpito?». Allora i soldati del governatore condussero Gesù nel pretorio e gli radunarono attorno tutta la truppa. Lo spogliarono, gli fecero indossare un mantello scarlatto, intrecciarono una corona di spine, gliela posero sul capo e gli misero una canna nella mano destra. Poi, inginocchiandosi davanti a lui, lo deridevano: «Salve, re dei Giudei!». Sputandogli addosso, gli tolsero di mano la canna e lo percuotevano sul capo. Dopo averlo deriso, lo spogliarono del mantello e gli rimisero le sue vesti, poi lo condussero via per crocifiggerlo. Giunti al luogo detto Gòlgota, che significa «Luogo del cranio», gli diedero da bere vino mescolato con fiele. Egli lo assaggiò, ma non ne volle bere. Dopo averlo crocifisso, si divisero le sue vesti, tirandole a sorte. Poi, seduti, gli facevano la guardia. Al di sopra del suo capo posero il motivo scritto della sua condanna: «Costui è Gesù, il re dei Giudei». Insieme a lui vennero crocifissi due ladroni, uno a destra e uno a sinistra”(Cfr. Mt 26,67-27,44). Chi viene sottoposto a così pesanti azioni malvage e crudeli non è semplicemente un uomo. È invece il Dio Incarnato, il Creatore e il Signore dell’uomo, il suo Salvatore e Redentore. Se lo ha fatto Lui, possiamo farlo anche noi. Siamo suoi discepoli.

È legge del credente nel vero Dio e del vero discepolo di Gesù vincere sempre con il bene il male: “Benedite coloro che vi perseguitano, benedite e non maledite. Rallegratevi con quelli che sono nella gioia; piangete con quelli che sono nel pianto. Abbiate i medesimi sentimenti gli uni verso gli altri; non nutrite desideri di grandezza; volgetevi piuttosto a ciò che è umile. Non stimatevi sapienti da voi stessi. Non rendete a nessuno male per male. Cercate di compiere il bene davanti a tutti gli uomini. Se possibile, per quanto dipende da voi, vivete in pace con tutti. Non fatevi giustizia da voi stessi, carissimi, ma lasciate fare all’ira divina. Sta scritto infatti: Spetta a me fare giustizia, io darò a ciascuno il suo, dice il Signore. Al contrario, se il tuo nemico ha fame, dagli da mangiare; se ha sete, dagli da bere: facendo questo, infatti, accumulerai carboni ardenti sopra il suo capo. Non lasciarti vincere dal male, ma vinci il male con il bene” (Cfr. Rm 12,1-21). Al comando di Gesù va data ogni obbedienza, sempre.

Avete inteso che fu detto: Occhio per occhio e dente per dente. Ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi, se uno ti dà uno schiaffo sulla guancia destra, tu pórgigli anche l’altra, e a chi vuole portarti in tribunale e toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello. E se uno ti costringerà ad accompagnarlo per un miglio, tu con lui fanne due. Da’ a chi ti chiede, e a chi desidera da te un prestito non voltare le spalle. Avete inteso che fu detto: Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico. Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli; egli fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti. Infatti, se amate quelli che vi amano, quale ricompensa ne avete? Non fanno così anche i pubblicani? E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani? Voi, dunque, siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste.

L’uomo che si abbandona alla sua natura di peccato e di morte mai potrà vivere questa Legge del Signore. Occorre che si abbandoni il cuore di pietra e ci si lasci trapiantare dallo Spirito Santo il cuore di carne. Ma neanche il cambiamento del cuore da solo basta. Come Gesù cresceva in sapienza e grazia, così anche il discepolo di Gesù è necessario che cresca. Legge e grazia, verità e vita eterna, comando e Spirito Santo, Statuto e corpo di Cristo devono essere una cosa sola. Se il cristiano si allontana dalla grazia, vita eterna, Spirito Santo, corpo di Cristo, mai potrà vivere secondo questa volontà del Signore. Gli manca la nuova natura. Anche se è chiamato a volare, non può perché privo della ali della grazia di Gesù e della santità dello Spirito di Dio.

Madre di Dio, Angeli, Santi, fate che cresciamo in sapienza, grazia, verità, vita eterna.

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