Dati che fanno pensare
In occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato (20 giugno), i dati Eurostat hanno sottolineato che sono stati oltre 1 milione i richiedenti asilo che hanno presentato per la prima volta domanda di protezione internazionale nei Paesi dell’UE, con un aumento del 20,1% rispetto al 2022. In tutto il mondo, secondo quanto riportato dall’Agenzia dell’Onu per i rifugiati Unhcr, il numero complessivo tocca i 120 milioni a fine maggio 2024 ed è in crescita per il 12esimo anno consecutivo a causa di vecchi e nuovi conflitti. I principali Paesi Ue di destinazione sono Germania (31,4%), Spagna (15,3%), Francia (13,8%) e Italia (12,4%, quasi 131 mila richiedenti per la prima volta). Quanto alle nazionalità, il maggior numero di domande di asilo è stato presentato da siriani, afghani, turchi, venezuelani e colombiani: insieme rappresentano quasi la metà (48,0%) di tutti i richiedenti asilo per la prima volta nei Paesi dell’UE nel 2023. Diversamente che nel resto dell’Ue, nel 2023 in Italia i richiedenti asilo siriani, afghani e venezuelani non costituiscono i principali in graduatoria, rappresentando meno del 2% dei richiedenti. Nel nostro Paese prevalgono le richieste provenienti da cittadini del Bangladesh, Egitto, Pakistan (le richieste di cittadini di questi tre Paesi insieme costituiscono il 43% del totale), Tunisia, Perù e Costa d’Avorio. La scarsa presenza in Italia di richiedenti asilo siriani, afghani e turchi si spiega anche con il fatto che essi possono trovare migliori opportunità di integrazione in Germania. I richiedenti asilo ai quali è stato concesso lo status di protezione nell’Ue sono, secondo i dati Eurostat, quasi 410 mila.
Tra questi, il 43% ha ricevuto lo status di rifugiato, il 35% ha la protezione sussidiaria e il 22% lo status umanitario.
In Italia le domande esaminate sono state 41.415 e lo status di protezione è stato concesso al 50% dei richiedenti. Lo status di rifugiato ha rappresentato il 24% delle protezioni concesse, dunque con una incidenza minore rispetto a quanto avvenuto nel complesso dei Paesi UE. Nel nostro Paese prevale la protezione umanitaria/speciale che rappresenta il 47% degli esiti positivi. Le differenze nelle decisioni sono evidenti in relazione alle nazionalità dei richiedenti: lo status di rifugiato è concesso soprattutto a siriani, afghani e russi; la protezione sussidiaria a cittadini di Ucraina, Burkina Faso, Venezuela, Somalia e Mali e quella umanitaria a cittadini di Bangladesh, Egitto, Georgia, Perù.
Germania, Spagna, Italia e Francia accolgono il 75% di tutti i richiedenti asilo per la prima volta. La Germania ne accoglie 19.490, la Spagna 13.600, l’Italia 13.345 e la Francia 10.205.
Tramite un corridoio umanitario organizzato dalla comunità di Sant’Egidio, dalla Turchia per l’Italia, nel mese di settembre dovrebbe arrivare a Seveso una famiglia siriana cristiana (padre e tre figlie perché la madre è morta in Siria dopo aver subito torture in carcere) e provvisoriamente sarà ospitata in una struttura parrocchiale come già, in un altro luogo parrocchiale, sono accolti due anziani ucraini.