

EDITORIALE: Chi te lo fa fare…
È un’espressione verbale che dice una grande perplessità e una sottile forma di rifiuto. La usiamo tra noi, ma all’inizio dell’Avvento, che ci pone in attesa del “Dio con noi”, di Gesù bambino, la rivolgiamo a Dio Padre. Questo perché ci guardiamo attorno e troviamo molte situazioni che ci scoraggiano. Il lamento su persone ed istituzioni è continuo. Ci trasciniamo nel tran tran quotidiano e siamo scontenti. Cerchiamo evasioni dal nostro vivere feriale. Le relazioni affettive non ci scaldano più di tanto il cuore. I modi bruschi e l’arroganza prendono il sopravvento sul nostro agire. Se si tenta di costruire qualcosa di positivo, subito c’è la critica che fa dissuadere e distruggere la buona intenzione. O Dio! Ma chi te lo fa fare di venire ancora, di cercarci, di essere il Dio tra noi? Nella sacra Scrittura abbiamo la risposta! Dio è Padre e non abbandona i suoi figli, anzi più sono disgraziati, più li cerca; più sprofondano nel male e più Lui scende per innalzarli; più si fanno del male, più Lui li cura e li guarisce. Dio è Amore infinito e donandoci Gesù Bambino mette il Suo Amore nella nostra storia. L’Amore non ha confini; l’Amore è Amore e non può fare altro che Amare. Dio è così. Non possiamo cambiarLo. Possiamo solamente, e ci conviene, accettarLo ed è per questo che viviamo con attesa gioiosa il tempo d’Avvento che oggi iniziamo.
don Maurilio
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