

EDITORIALE: Già c’è
Il tempo d’Avvento ci aiuta a non dimenticare la duplice dimensione dell’Attesa e della Venuta di Dio che fanno parte della nostra fede cristiana. Il nostro vivere terreno è infatti un pellegrinaggio verso la casa del Padre ed il Giubileo, che stiamo vivendo, lo sottolinea con l’atteggiamento della Speranza. Ma questo tempo liturgico ci fa pure cogliere che Dio in Gesù, suo Figlio, ci ha già visitato ed è quindi già venuto nella storia dell’umanità e anche che viene nuovamente nel nostro oggi quotidiano. Gesù c’è già, è già presente, è già con noi. Il Suo “già in mezzo a noi” è nella Parola e nel Pane di Vita. In questo Avvento desideriamo aiutarci, con due scelte, a vivere la sua Presenza. Il luogo dove proclamiamo la Parola divina, cioè l’ambone, è illuminato, è circondato da luci perché la nostra vita ha bisogno e desidera la sua Parola come “luce e lampada ai nostri passi” quotidiani, come preghiamo nei salmi. Il libro della Parola (il lezionario) è introdotto con rispetto e riverenza perché Dio ci parla attraverso la Sacra Scrittura stesa, sì da uomini, ma ispirata dallo Spirito Santo. Oltre che nella Parola, Gesù è già con noi nel Suo Corpo e nel Suo Sangue: è il dono dell’Eucarestia. Ecco perciò la scelta nei giovedì di Avvento di assaporare e gustare la sua Presenza in un tempo serale di Adorazione. Nelle diverse parrocchie, a turno, ci esponiamo a Gesù per accoglierLo nella nostra vita, affinché la renda sempre più simile alla Sua. L’invito per questo Avvento 2025 è: cogliere il “Già” di Dio, vivente in mezzo a noi.
Don Maurilio
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